Home > Focus > Patto dei sindaci, obiettivo meno CO2

Patto dei sindaci, obiettivo meno CO2

10/06 - Il punto sull'iniziativa per l'ambiente della Commissione europea.

A prima vista può sembrare uno slogan. In realtà è molto di più. “-20% di CO2 entro il 2020” è una formula concisa ma efficace che racchiude quell’accordo nato in sede Ue denominato Patto dei Sindaci
Voluto dalla Commissione europea, rappresenta un impegno preso da enti locali (Regioni, Province e Comuni) e reti di enti locali, con l’appoggio di partner associati come associazioni e ONG, per raggiungere un obiettivo, la riduzione almeno del 20% delle emissioni di anidride carbonica nel proprio territorio entro il 2020.

Da gennaio 2008 a oggi si contano 4436 firmatari, di 48 diversi paesi.
In cosa consiste il Patto? Una volta sottoscritto l’accordo, gli enti devono predisporre un Inventario di base delle emissioni di CO2, che indica quanta anidride carbonica è stata rilasciata nella propria area nel corso dell’anno di riferimento, le principali fonti di emissione e i potenziali di riduzione. All’inventario segue il Piano d’azione per l’energia sostenibile, in cui ciascun ente mette “nero su bianco” gli interventi previsti per raggiungere l’obiettivo -20%. Tra questi, investimenti in fonti rinnovabili, interventi di urbanistica, rimboschimento ecc… Le azioni più rilevanti dei firmatari sono raccolte in una specie di banca dati, chiamata Esempi di eccellenza.
Accanto ai firmatari sono presenti altri soggetti: i coordinatori del Patto, ossia enti e amministrazioni pubbliche che forniscono supporto ai firmatari, e i sostenitori del Patto, cioè reti europee, nazionali e regionali che si occupano della promozione delle attività relative all’accordo.

E il nostro Paese? Gli enti locali italiani sono parte attiva del Patto dei Sindaci, con ben 2246 enti firmatari. Dal sito del Patto è, poi, possibile leggere i documenti presentati da ciascuno di essi e monitorare costantemente per ogni territorio l’evoluzione degli impegni presi, al fine di tenere sempre sott’occhio “quanto manca” al raggiungimento del risultato finale. L’ampia partecipazione dell’Italia all’iniziativa portata avanti dalla Commissione UE testimonia come l’impegno a favore della tutela ambientale abbia negli enti locali un importante punto di riferimento. Soggetti che stanno dimostrando di avere un ruolo di traino all’interno della strategia energetica nazionale.